Race To Donate: Alessandro Marchetti porta nel tricolore GT la campagna di sensibilizzazione  delle donazioni di midollo

Il pilota varesino sarà al volante della Mercedes AMG GT4 della Nova Race in coppia con il norvegese Aleksander Schjerpen.
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Tornano insieme in pista, nella serie GT4 Sprint 2022, due autentici amici di Nova Race, la cui presenza negli ultimi due anni è mancata nei box della squadra di Jerago con Orago. Aleksander Schjerpen dopo aver sfiorato in coppia con Luca Magnoni il titolo tricolore Endurance GT4 nel 2019, si era dovuto arrendere alle restrizioni ai movimenti in era di pandemia nel 2020 e 2021 ma, entusiasta della squadra e dell'ambiente italiano, non ci ha pensato due volte a tornare a battagliare sulla Mercedes AMG GT4, come ha confermato: "Sono entusiasta di tornare con Nova Race e nell'ambiente delle corse italiane; dopo una stagione 2019 molto soddisfacente non ero riuscito a continuare per i problemi legati alla crisi sanitaria, poco prima del via al campionato 2020. Mi è rimasta nel cuore la Mercedes AMG GT4 che ero riuscito a guidare solo una volta, al Mugello. Non vedo l'ora di tornare a sedermi al posto di guida a Monza".

Del tutto differente rispetto a quello del pilota scandinavo l'intervallo di inattività forzata per Alessandro Marchetti: dopo molti anni trascorsi sulle GT4 della squadra oggi diretta da Christian Pescatori, un gran numero di podi e una vittoria assoluta nel 2018 al Paul Ricard, la grande passione per le corse del dentista varesino era stata bruscamente messa in stand-by da problemi di salute. 

"Con Luca Magnoni e Nova Race ci lega un'amicizia che dura da tanti anni e personalmente credo di aver provato per la prima volta le loro Ginetta GT4 nel 2012. Non vedo l'ora di tornare al volante della Mercedes AMG GT4, che ho guidato solo nell'ultima corsa della stagione 2019 a Monza e poi nel 2020 a Vallelunga e Misano. Ma proprio allora purtroppo ho dovuto abbandonare il campo per i primi, forti dolori che cominciavano a manifestarsi", spiega il pilota.

"Ad agosto del 2020 stavo male, ad ottobre mi è stata diagnosticata la leucemia ed ho affrontato terapie che sono continuate fino al maggio 2021, quando è arrivato il mio turno per il trapianto di midollo. Già mentre ero in ospedale ha cominciato a concretizzarsi nella mia testa l'idea di fare qualcosa per chi come me ha dovuto affrontare questo tipo di malattie, facendo pulizia di una convinzione diffusa che si possa aiutarli solo attraverso un tipo di interventi molto invasivo. In realtà allo stato attuale delle conoscenze il 95% delle donazioni avviene da sangue periferico, quindi da sangue dal quale vengono estratte le cellule staminali e che poi vengono trasferite al paziente ricevente per curare una malattia quale quella ematologica, come è stata la mia. Ora invece basta pre-registrarsi sul registro italiano, compilando un modulo online, e si riceve a casa un kit salivare, che serve a creare la carta d'identità genetica e solo in caso di abbinamento con un potenziale ricevente si viene chiamati per fare esami del sangue e ulteriori indagini per accertare una compatibilità sicura al 100%. Uno come me che ci è passato e che per fortuna ha vinto grazie alla generosità di una persona sconosciuta, può testimoniare che si può salvare la vita a una persona con un prelievo di sangue".

"Ora l'obiettivo con l'iniziativa "Race To Donate", che richiameremo con scritte sulla carrozzeria delle vetture Nova Race grazie alla disponibilità di Luca Magnoni e Christian Pescatori, mira a raggiungere quella popolazione tra 18 e 35 anni: proprio quelli che si possono iscrivere al registro. Adesso stiamo creando visibilità su social media (Instagram), ma ci teniamo molto negli autodromi a sensibilizzare il maggior numero di persone possibile. Abbiamo ottenuto il sostegno del team ovviamente, ci ha dato il beneplacito l'IBMDR (la sezione italiana del registro donatori di midollo osseo) che mi ha anche nominato suo "ambassador", abbiamo coinvolto ADMO Lombardia, ACI Sport, Autodromo Nazionale di Monza. Tutto per dare visibilità, perché l'obiettivo non sarà fare del fund raising ma creare partecipazione: portare ragazzi e ragazze della giusta fascia di età ad iscriversi al registro: sono fiducioso perché nei paddock del GT Italiano c'è un serbatoio di appassionati di questa età che potrebbero aiutare. Se solo riuscissimo a trovare un iscritto al registro in più che diventi un donatore, potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte per qualcuno. E' importante sapere che statisticamente parlando trovare la compatibilità col proprio gemello genetico capita a 1 su circa 100.000 e nonostante ciò ci sono circa mezzo milione di persone iscritte ma quasi 2.000 persone ogni anno che non riescono a trovare il proprio gemello genetico. Vorrei così aiutare altre persone ad avere la stessa fortuna che ho avuto io", conclude Marchetti.

Per questo il Campionato Italiano Gran Turismo potrà essere un veicolo di informazione e sensibilizzazione della donazione del midollo in occasione dei quattro round stagionali della serie Sprint. Convincere anche un solo appassionato, sarà già un bel successo!

Comunicato stampa Nova Race

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